Il tuo carrello

Nasce la nuova rivista a cura del Collettivo: SPAZIO LETTURA – OLTRE L’AUTORE

Partiamo dalla domanda più utile: perché dar vita a una nuova rivista di letteratura?
Beh, innanzitutto perché c’è rivista e rivista, target e target, finalità diverse. E poi… certamente, bisogna vedere con quale accuratezza e competenza vengono trattati gli argomenti.
Cominciamo a parlare di trasversalità. Da un punto di vista dei contenuti, in questa rivista su nulla è vietato discutere e approfondire, che riguardi la sfera del leggere e dello scrivere nell’epoca contemporanea. È uno strumento completo per due figure: chi scrive per diletto o per professione, e chi sta dall’altro lato, il lettore. Il primo potrà documentarsi su tematiche a lui vicine, che lo aiutino nella formalizzazione della sua passione creativa. Non soltanto attraverso pillole e consigli sullo stile e sulla presentazione di un lavoro a un editore o

a una platea, ma ascoltando l’esperienza di professionisti del settore e ciò che ci hanno raccontato nelle interviste concesse. Il secondo troverà approfondimenti su generi letterari, recensioni e segnalazioni su libri e fiere alle quali potrà incontrare gli autori, e soprattutto un’avvincente selezione di racconti, da poter gustare in viaggio o sul divano.
Questa rivista non vuole essere mai banale, bensì un contenitore completo e a 360° di contenuti originali. I 18 responsabili di rubrica, attraverso le loro pluriennali esperienze nell’ambito di rispettiva competenza, per la prima volta saranno sinergicamente insieme in un prodotto che deve emozionare e appagare sempre, in ogni suo numero. 60 pagine circa in cui sia il l’autore che il lettore saranno buoni amici, commensali in una tavola imbandita con alimenti preziosi che nutriranno i bisogni di entrambi. Proverò a reggere il timone di questa barca facendomi garante di
informazioni autorevoli da parte di tutti gli interlocutori, ma non vi nascondo che essere riuscito a inglobare in questo progetto tutti questi splendidi professionisti, è già di per sé motivo di grande orgoglio. Daremo voce a redattori, grafici, editor, traduttori, illustratori, selezionatori, editori, poeti, fumettisti, organizzatori di grandi eventi e operatori culturali di ogni tipo, affinché ogni numero rappresenti una testimonianza da conservare gelosamente e collezionare. Taglio il nastro a questo sfidante progetto, facendo i miei migliori auguri sia allo staff interno che ai responsabili di collana, che hanno profuso il massimo impegno per mettere a disposizione un prodotto utile, affascinante, coinvolgente e scaltro (nel senso buono del termine).
Claudio Secci

ROMANZOAPRANZO – il portale delle recensioni del nostro Media Partner FEDERICO INGEMI

Sul sito Romanzoapranzo – Romanzoapranzo: una pausa d’inchiostro. ogni mese troverete una nuova recensione, da parte dell’esperto Federico Ingemi, già impegnato con la rivista “L’INDICE” e ora impegnato su più fronti con più testate. Visitate il portale di “Romanzo a pranzo” per trovare lo storico degli approfondimenti, articoli e opinioni sempre diverse e suggestive che Federico attua sui libri che gli vengono donati di tanto in tanto, a presentazioni, fiere e meeting. Nei prossimi mesi si occuperà di “Che fine ha fatto quel clandestino” di Eltjon Bida, di “L’ultima predica” di Alessia Francone e di “Il senza morte, il senza sogni e gli altri oscuri compagni” di Giuliano Olivotto.

Non perdetevi questi appuntamenti e… se sei un autore, chiedici come poter ottenere una recensione, scrivendoci su info@scrittoriuniti.com

Stay Tuned

Staff Csu

Recensione di “Lucille – la trilogia degli immortali” di Marco Mancinelli

Ho acquistato questo libro all’ultimo Salone di Torino. Marco Mancinelli è una delle colonne della Bakemono Lab, una realtà che ho sempre stimato, prima per le sue irresistibili copertine e la linea editoriale, poi per il modo di lavorare che non cerca di strafare, ma di scandire, a tutela della qualità, sempre e comunque. Parto subito col dire che all’interno di questo volume ho trovato la tipica musicalità di una scrittura consapevole, matura e penetrante. Anche i periodi lunghi e le subordinate tornano sempre snelli e fluidi nel loro assorbimento, l’occhio resta guardingo e al contempo vorace, e qualsiasi pagina a caso venga aperta del volume è un tuffo in una sensazione, talvolta di fatti svolti oltre un secolo fa, a volte oltre due, a volte in epoca contemporanea. Descrizioni vivide, miscelate a vocaboli ricercati e sempre contestualizzati trascinano in uno scenario tridimensionale il fortunato viaggiatore.

“Lucille si lasciò cadere sul letto e chiuse dietro la porta della stanza il trambusto dei suoi accoliti, che sciamavano per i due piani della casa, scambiandosi opinioni e racconti…”

“Le sue parole si persero nel caotico esplodere del conflitto, sovrastate dai rintocchi delle campane. La sua vista si immerse nel gorgo dell’aria sconvolta dalle esplosioni finché non riuscì a cogliere un movimento guizzante…”

Io non adoro il fantasy, ma qualsiasi periodo preso a caso nel libro mi porta dentro un film. Sapientemente. Mi sono sforzato di trovare uno scricchiolio nel libro, ma forse dire “ben scritto” è la sintesi più vera di questo mio viaggio. I capitoli partono con titoli di dettaglio nel luogo e nel tempo, così precisi da riportare sempre anche il minuto esatto della discesa in campo del lettore. Francia, epoca della Rivoluzione, Africa, popolazione indigena del 1861, Italia e Germania dei giorni nostri. Tutti contesti così distanti fra loro e tutti e tre documentari di viaggio minuziosamente riportati con accorte sfumature. Dal primo all’ultimo mai stanchezza, mai guardia bassa, mai logorio da parte dell’autore che ha tenuto l’asticella sempre alta fino all’ultima battuta.

Trama – Se dovessi usare poche parole, una commedia di vampiri in stile gotico. Questo è il primo volume. Si parte con la rivoluzione francese nel 1789, ci si sposta poi in una popolazione indigena del Congo nel 1861 fino ad arrivare a Roma nel 2018, quindi si parte da lontano per arrivare pian piano ai nostri tempi. Per assurdo la duchessa Lucille, condannata a morte da una malattia che la spegne rapidamente, risulta meno affine al lettore di Conrad, il vampiro che le ha dato la chance di non perire. Lucille evolve nella storia da vittima a carnefice, perché quando ottiene il potere si rivelerà ingorda e desiderosa di ottenerne sempre di più. Il vampiro Conrad sarà costretto a chiedere aiuto a una divinità, chiamata Madre Morte dalla popolazione indigena che la venera, per rimettere le cose a posto.

“Sei tu quella che chiamano Madre Morte?”

“Così mi chiamano gli sciocchi prima di morire o i codardi attorno ai fuochi mentre raccontano le mie gesta.”

“Possiamo parlare?”

“Lo stiamo facendo.”

“Sono qui per chiedere il tuo aiuto.”

“Mi sono mostrata a te solo per conoscere a fondo i tuoi intenti. Qualcosa ti preoccupa e sei in cerca di vendetta, non è vero?”

2018-2013 cinque anni di Mission… che sembrava Impossible

E’ certamente riduttivo provare a riassumere cosa è stato fatto in 5 anni di Collettivo Scrittori Uniti. Anche perché attraverso un display non si potrebbero mai far trasparire le vibrazioni che ci hanno pervaso al raggiungimento di ogni risultato, che sembrava impossibile per un gruppo di volontari senza partita iva e senza fondi, all’inizio. I nostri autori sono apparsi nelle tv nazionali, nei giornali di alta fascia, negli eventi più importanti del panorama nazionale. Non è stato affatto facile, tutto questo, ma ciò che resta è senz’altro qualcosa che non ci fa pentire degli sforzi fatti. Siamo soltanto in sei a dirigere il timone di questa “bravata”, e siamo scomodi per tante entità, come è naturale che sia. Le collaborazioni che sono rimaste, però, sono quelle che alla fine possiedono lo stesso spirito comunitario che ci siamo prefissati quel 30 Maggio 2018: si vince tutti.

Staff Csu

Segnalazione e recensione per “I volti della rinascita” di Cristina Tata – Jessica Maccario – Giulia Visioli

Il 28 dicembre sarà una data che ricorderemo a lungo. E’ il giorno dell’uscita del romanzo a sei mani scritto da tre autrici che nel mondo della letteratura luccicano per ruoli e qualità diverse. Cristina Tata, editor fra le più richieste fra gli autori emergenti, Jessica Maccario, redattrice, editor, volontaria del Collettivo Scrittori Uniti, e Giulia Visioli, neonata autrice che con la saga di Vanora sta spopolando e salendo le classifiche del fantasy vertiginosamente.

Presto in formato anche cartaceo, da oggi potete ordinare “I volti della rinascita” a questo link

 

I volti della rinascita eBook : Maccario, Jessica, Visioli, Giulia, Tata, Cristina: Amazon.it: Kindle Store su Amazon, e potrete conoscere le autrici alla presentazione ufficiale del libro di febbraio, nella sede CSU di Torino, assicurandovi una copia cartacea autografata di un romanzo che, non solo per le modalità di stesura, farà parlare di sé per i temi sociali che si trascina dietro.

Ecco il mio personale commento dopo averlo letto, senza pause.

Recensione:

Tre autrici così diverse e così uguali, con un unico filo conduttore: la sensibilità verso le piccole dolcezze della vita. Una woman fiction che a mia personale opinione strizza l’occhio involontariamente e Lauren Layne, una delle massime esponenti di women fiction che oltretutto con You Again nella cover della versione ebook trasmette con tratti similari essenziali le delicatezze delle sfaccettature introspettive femminili. La trama a intreccio di tre donne apparentemente distanti che si ritroveranno in modo assolutamente inaspettato e inconscio per il lettore. La ricerca di una vera identità e di un’indipendenza nel mondo che deve passare attraverso ostacoli emotivi interiori e

ambiguità. Altea, Daiana e Marianna rappresentano a loro modo una grande pluralità di donne, in cerca del posto nel mondo che gli spetta. Stilisticamente lineare, non si avverte il cambio di passo fra le autrici, che hanno evidentemente lavorato curando una certa continuità nel ritmo nonostante le tre diverse ambientazioni prospettiche delle tre protagoniste con vissuti molto distinti e contesti così distanti.

 

 

 

Recensione di “Isolati” di Iris Bonetti – a cura di Claudio Secci

Avevo già letto “Empatia” di quest’autrice. Si piomba nella storia e nelle prime pagine la mente avverte odori e sapori di storia già sentita: sei naufraghi su un’isola deserta. Nelle prime pagine mi sono intimorito e ho involontariamente creato un piccolo pregiudizio che, avendo letto l’ottimo “Empatia” prima, voleva guastarmi la festa e riportare a un livello terrestre le abilità di Iris, che conosco anche personalmente. Qu

ello di dover rendere subito tridimensionali i personaggi l’ho trovato una scelta un po’ azzardata, quasi come se avesse il timore e la fretta di dover subito identificare i sei componenti del gruppo in modo maniacale tralasciando forse un pathos che nella prima parte del libro viene un po’ a mancare. Il pathos della narrazione arriverà più in là, in parallelo alla crescita del ritmo generale. Un’isola sconosciuta, Nawataee, un aereo che precipita e riesce ad atterrare e sei persone che avranno a che giocarsela con dei nativi particolari. Avril, l’unica donna (forse quella che ha entusiasmato meno come personalità), e cinque uomini (e questa è una prospettiva singolare e poco gettonata nelle storie di questo tipo) dovranno reinventarsi e ritarare le proprie attitudini quando saranno costretti a misurarsi con la sopravvivenza, e ovviamente iniziano i problemi anche di competizione, non soltanto sessuale. La tavola è apparecchiata di uno scenario di cattività dove non solo scarseggia ciò che serve per vivere ma ci si mescola quindi a una comunità autoctona molto complicata. In queste ambientazioni il cervello del lettore ha capacità di adattamento e immedesimazione molto accese e spinte all’estremo, e si finisce inevitabilmente per tifare per l’uno o per l’altro e preferire di inserirsi negli occhi di uno dei protagonisti. Come nel romanzo “Empatia”, Iris ha dimostrato capacità di gestione laddove più personaggi sono primari e tutti necessitano di una caratterizzazione e di scansione delle azioni.

La scrittura di Iris è penetrante, tagliente e lenitiva allo stesso tempo, camaleontica e spinta fino all’atomo della percezione dell’emozione, qualità che spicca più di altre nell’approccio dell’autrice verso lo storytelling.

“Il sommesso ritmo di fondo della macchina cuore-polmone, che garantiva la circolazione extracorporea del tredicenne Bastien Duval, scandiva il tempo che passava. Da quasi quattro ore il suo cuore era esposto alla sala operatoria, fermo e svuotato dal prezioso plasma che circolava attraverso un macchinario esterno, allo scopo di consentire al chirurgo di agire sull’organo cardiaco.”

Come in Empatia, competenza medica ricercata per trasmettere dettaglio conoscitivo e immedesimazione attendibile.

“Non era certo che lei si riferisse solo a una rinascita spirituale, era più facile che mirasse a qualcosa che andasse oltre. Una meta che comprendesse loro due come coppia. Il pensiero gli balenò nell’attimo in cui si concesse di immaginarsi felice.”

Le indirette sono dosate sapientemente, i dialoghi non sono mai predicozzi e l’autrice non didascalizza mai oltre il dovuto, contagocciando le informazioni e spalmandole nel tempo come se scrivesse da sempre. Nel suo modo di alternare dialoghi a indirette mi ha ricordato un libro che ho letto da poco, “Un incantevole aprile” di Elizabeth Von Arnim, fra quelle straniere che stimo. ISOLATI è l’esempio di come si può stravolgere un ambientazione clichè e renderla unica, personalizzandola, tirando il meglio della sua ispirazione magari più in là nella narrazione. Questo è un libro al quale bisogna dare fiducia, perché le emozioni ci saranno, e soprattutto si passerà attraverso tante telecamere e palpitazioni di tipo diverso, come già era avvenuto per Empatia, che nel complesso posiziono comunque un po’ al di sopra questo romanzo.

Genere: Avventura. Consigliato agli amanti della categoria.

Recensione de “Operazione farfalla” di Giuliano Olivotto & Luigi Dilauro

Alcuni lo hanno definito un manuale di crescita personale, altri una graphic novel motivazionale. “Operazione farfalla – mostra i veri colori, investi nel tuo futuro” è un’esperienza completamente diversa da tutto ciò che ho letto sinora, ma allargherei tranquillamente il concetto ad un raggio ben più ampio per struttura, morfologia, concatenazione, progettazione, e infine applicazione. Ho il grosso problema, nel parlare di questo prodotto che io invece descriverei come “sperimentale”, di conoscere gli autori. E’ un problema perché nei personaggi che si trovano all’interno, sia da giovani che da vecchi, ritrovo molto delle loro personalità, ma certamente è stata un’occasione per assimilarne l’estrema empatia. Non voglio soffermarmi poi sulle analogie di vita e di approccio con Giuliano, che si sono palesate quando ci siamo conosciuti attraverso i social e che con questo libro ho, in modo quasi commovente, ritrovato  spaventandomene. Parliamo del libro. Il font utilizzato per il corpo è un font che ricorda molto i librogame, e la presenza sin dalle prime pagine dei fumetti, dal tratto moderno e fresco che strizzano parecchio l’occhio all’Urban Novel, disorientano subito il lettore che non aveva capito che sarebbe stato supportato da questi intervalli grafici che aumentano decisamente il coinvolgimento. La presenza dei fumetti cala il lettore in un’atmosfera subito confortevole e abbassa l’età della platea, già avvolta da tematiche assolutamente trasversali come la relatività del tempo, delle opportunità e soprattutto dell’effetto domino dei fenomeni. Il con

cetto della farfalla, della sua relativa debolezza e inconsistenza per il mondo e ciò che può comportare la sua presenza o meno in un istante della linea del tempo nell’universo, è concetto che avevo già trovato in “L’uragano di un batter d’ali” di Sara Tessa, dove si utilizza proprio questo paradosso per affrontare la relatività e l’importanza di ogni posizione di ogni singolo atomo in un preciso momento nell’ecosistema circostante. Il libro trasuda di empatia, fra nonno e nipoti e fra i fratelli protagonisti della storia che il narratore iniziale sta esponendo ai suoi infanti auditori. L’idea della storiella che fa da tappo iniziale, del viaggio nel tempo e dei “casini” come li chiamano gli autori, quindi i cortocircuiti che un utilizzo inappropriato di una macchina del tempo può fare, in effetti non sono l’idea più originale della storia, ma qui non è questo che porta il libro a un livello molto alto di godibilità. Il protagonista è Ale, un tubeFixer (idraulico del futuro) che vive a big city e che nelle prime pagine della storia ci affascina descrivendoci come, in un futuro molto prossimo, si potrebbero mettere le cose in termini di sostenibilità (grossi arcipelaghi in cui vivere quasi sempre chiusi in casa, maschere di protezione per l’inquinamento eccessivo, estrazione dell’energia elettrica dall’acqua del mare, separazione dell’idrogeno dall’ossigeno e così via). Premetto che quando ci si infila in queste ambientazioni o si ha molto bagaglio di fisica e tecnologia oppure bisogna studiare le evoluzioni degli aspetti di cui si vuole parlare, e questo è sicuramente stato fatto perché tutto calza bene ed è gradevole, non stona nulla anche da parte di un lettore esigente e rompiscatole come me. Il fratello di Ale è Ricky, un ingegnere aerospaziale col quale una sera si infila in un All you can eat, e a fine serata ottengono un biscottino cinese che, come nei baci Perugina di oggi, contiene uno strano messaggio “Chiedi e ti sarà dato”. Sembra che questo biscotto sia stato fornito dal vecchio alla cassa che li osserva di continuo, infatti poi questo si avvicina a fine pasto e gli da appuntamento in un capannone alle 19 di sera per fargli avere la macchina del tempo che hanno chiesto nel desiderio appena espresso. Da quel momento, per i due protagonisti ha inizio un continuo viaggio del tempo in avanti e indietro che creerà anche dei paradossi, facendogli rincontrare anche dei loro stessi più giovani e dovendo uscire da situazioni complicate senza fare troppo danno. Il libro esorta a non essere spettatori della propria vita ma ad essere parte attiva delle proprie scelte e dell’importanza che queste rivestono, con le loro conseguenze.

Testo: stile essenziale, senza vocaboli ricercati, nessuna preposizione fronzolata o creatività eccessive. Pensieri lineari con lessico accessibile anche ai più giovani. L’alternanza con i fumetti rende il libro oliato e flessibile agli occhi e alla mente. Non si evincono cambi di passo e salti di stile, quindi il lavoro a quattro mani dev’essersi svolto passo passo insieme. La prima persona presente tiene il timone sugli occhi del protagonista e il lettore si trova a suo agio in tutta la commedia. Il risultato è un racconto urban-fantasy ambientato nel prossimo futuro che si trascina dietro tematiche psicologiche proficue per il momento sociale che stiamo affrontando, fra crisi diplomatiche internazionali, problemi batteriologici e inquinamento galoppante. Non sono presenti refusi. Consigliato per le scuole medie e superiori per progetti di lettura.

Recensione a cura di Claudio Secci

Fiera Virtuale del Romance 2022 – Collettivo Scrittori Uniti

Oggi e domani si terrà la seconda edizione della Fiera Virtuale del Romance, che durante i difficili anni della pandemia ha intrattenuto migliaia di lettori e visitatori. Dalle 10 alle 13 di sabato 17 e domenica 18 dicembre, potrete infatti accedere all’evento Facebook Fiera Virtuale del Romance 2022 – 17/18 Dicembre | Facebook e commentare sotto il video della vostra autrice preferita richiedendo il vostro libro desiderato a condizioni che non potrete trovare al di fuori della fiera:

  • Senza spese di spedizione
  • Personalizzazioni direttamente dall’autrice del libro
  • Gadget realizzati appositamente per l’evento dalle autrici saranno spediti col libro
  • Sconto minimo garantito del 5%
  • Tutte nuove uscite < 4 mesi (alcune < 1 settimana)
  • Aneddoti segreti mai svelati durante le interviste dalle autrici

Queste sono copie che le autrici hanno a casa propria, quindi sono limitate e occorre che siate più veloci degli altri nel commentare, pertanto seguite il programma qui sotto e siate pronti. Al termine delle copie a disposizione sarà decretato il [Tutto Esaurito] e non potrete più ottenere i libri delle 22 autrici alle condizioni sopra. Non commentate al di fuori dell’evento, altrimenti le richieste non saranno ritenute valide.

Ci sono tutti gli ingredienti per due giorni magici di festa, vi aspettiamo nell’evento facebook di riferimento e fate scorpacciata di ottimi libri anche come idea regalo per Natale!

Staff Csu

Claudio Secci recensisce “Storia segreta di Angelica” – di Elena Salem

Storia segreta di Angelica LI

Nel momento in cui ho messo piede in questo libro, ho avuto la sensazione di accomodarmi a casa di una narratrice che, oltre a un cospicuo tesoro di conoscenze ambientali e un’estesa e collaudata immaginazione, avesse nella sua mente tutto il percorso di questa storia come incollato davanti agli occhi. Poi, soltanto dopo, scopro che Elena Salem è insegnante di scrittura creativa e filosofa, oltre a portarsi dietro tante altre esperienze come il giornalismo e il coaching. Non è cosa scontata affidare un genere a questa storia, e infatti vedo che i maestri Delos lo affidano alla Narrativa mainstream. Perché viaggeremo dietro a un giallo, a volte d’azione, a volte un po’ thriller, nel quale si rilasceranno vibrazioni empatiche e desiderio estremo di sbrogliare una matassa che può nascondere (e il lettore non lo comprende se non davvero verso la fine), qualsiasi tipo di soluzione. Una ragazzina di 13 anni è perno della vicenda: scompare da un ospedale di Milano in cui era ricoverata per leucemia. Ha inizio un’indagine che sembra portare verso sperimentazioni illegali – “Che relazione c’era tra tutto questo e le sperimentazioni cliniche? E poi, ne facevano davvero di illegali? Possibile? Su dei ragazzini? La situazione stava prendendo una piega non prevista. E non soltanto dal punto di vista dell’indagine.” quindi il lettore attraverso il commissario De Vicari “La ricerca di Angelica stava assorbendo gran parte delle sue energie, tra interrogatori e sopralluoghi, e avrebbe avuto una priorità assoluta finché non avessero ritrovato la ragazzina. Ma doveva fare il punto anche su altre inchieste in corso, come quella sul furto alla Popolare di Milano, e verificare se ci fossero novità sul traffico di droga di Lambrate.” diventa indagatore e inizia a fare le sue ipotesi, che lasciano immaginare cosa ci sia dietro quella sparizione che potrebbe tradursi in una semplicissima fuga della ragazza che poteva aver subito e visto cose spregevoli. Sullo stile devo limitarmi a fare il lettore, perché da autore avrei fatto alcune scelte diverse, ma è ovvio che sia così, ogni artista vive le descrizioni e le costruzioni degli intrecci in maniera personale. Quando dico che la Salem è provvista di esperienza creativa, mi riferisco al suo modo di definire i contorni delle scene. Ogni singola azione nella storia è sempre condita da una sensazione, da un contesto che deve sempre giustificare, prima dopo e durante, all’assimilatore. Ogni capitolo infatti comincia con il tuffo nell’ambientazione, a preparare il palco. “Al centro del tavolo della sala degli interrogatori troneggiava l’acquerello,” “La città era congestionata dal traffico.” “La temperatura era salita, sembrava una di quelle giornate di primavera che preannunciano, con qualche impennata di caldo, l’arrivo dell’estate.” E poi l’esigenza del dettaglio, spasmodica, che ho trovato a volte quasi maniacale “Raffaele Scuteri uscì dalla doccia stampando le impronte dei piedi bagnati sulle piastrelle grigie del bagno.” “Il cellulare vibrò nel taschino del camice inamidato di fresco.” sono cure verso il lettore che denotano le necessità scenografiche della scrittrice, che le dosa sapientemente. Se volete donarvi quattro ore di percorso all’interno di un mistery contemporaneo dal sapore agrodolce, siete capitati nel libro giusto. La violenza sui minori è argomento delicato che necessita persistenti lenti di ingrandimento, tematica sulla quale non si finirà mai di scrivere, parlare, raccontare finché esisterà il mondo.

Claudio Secci

 

BANDO FIERA “LIBRI IN PIAZZA 2023” RIVOLI – SECONDA EDIZIONE

Siamo lieti di pubblicare la nostra offerta fiera per la seconda edizione di “LIBRI IN PIAZZA 2023” che si terrà a RIVOLI (TO) il 29 e 30 APRILE. Dopo il grande successo dello scorso anno, torneremo a fare festa con i libri in questa città piena di vita e di amore per la cultura.

Il termine ultimo per le iscrizioni è il 31 gennaio 2023. Come lo scorso anno, divideremo la manifestazione in due macroaree: Piazza Martiri della Libertà sarà adibita all’editoria, mentre Via Fratelli Piol sarà adibita al Comics (manga, fumetti, cosplay e attività ludico ricreative per piccoli e grandi). Vi preghiamo di inviare una mail a LIBRINPIAZZA@SCRITTORIUNITI.COM con la ricevuta della contabile di pagamento della quota a completamento dell’iscrizione, scegliendo uno dei profili che riportiamo nel bando.

Per le presentazioni, precisiamo che quest’anno gli slot saranno da 40 minuti e che vi sarà confermata o meno la disponibilità di giorno e orario richiesti.

Allora vi aspettiamo per un grande momento di condivisione con Collettivo Scrittori Uniti, Street Events e ATP Proloco Rivoli !

Il direttore artistico

Claudio Secci

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