Segnalazione e recensione per “I volti della rinascita” di Cristina Tata – Jessica Maccario – Giulia Visioli

Il 28 dicembre sarà una data che ricorderemo a lungo. E’ il giorno dell’uscita del romanzo a sei mani scritto da tre autrici che nel mondo della letteratura luccicano per ruoli e qualità diverse. Cristina Tata, editor fra le più richieste fra gli autori emergenti, Jessica Maccario, redattrice, editor, volontaria del Collettivo Scrittori Uniti, e Giulia Visioli, neonata autrice che con la saga di Vanora sta spopolando e salendo le classifiche del fantasy vertiginosamente.

Presto in formato anche cartaceo, da oggi potete ordinare “I volti della rinascita” a questo link

 

I volti della rinascita eBook : Maccario, Jessica, Visioli, Giulia, Tata, Cristina: Amazon.it: Kindle Store su Amazon, e potrete conoscere le autrici alla presentazione ufficiale del libro di febbraio, nella sede CSU di Torino, assicurandovi una copia cartacea autografata di un romanzo che, non solo per le modalità di stesura, farà parlare di sé per i temi sociali che si trascina dietro.

Ecco il mio personale commento dopo averlo letto, senza pause.

Recensione:

Tre autrici così diverse e così uguali, con un unico filo conduttore: la sensibilità verso le piccole dolcezze della vita. Una woman fiction che a mia personale opinione strizza l’occhio involontariamente e Lauren Layne, una delle massime esponenti di women fiction che oltretutto con You Again nella cover della versione ebook trasmette con tratti similari essenziali le delicatezze delle sfaccettature introspettive femminili. La trama a intreccio di tre donne apparentemente distanti che si ritroveranno in modo assolutamente inaspettato e inconscio per il lettore. La ricerca di una vera identità e di un’indipendenza nel mondo che deve passare attraverso ostacoli emotivi interiori e

ambiguità. Altea, Daiana e Marianna rappresentano a loro modo una grande pluralità di donne, in cerca del posto nel mondo che gli spetta. Stilisticamente lineare, non si avverte il cambio di passo fra le autrici, che hanno evidentemente lavorato curando una certa continuità nel ritmo nonostante le tre diverse ambientazioni prospettiche delle tre protagoniste con vissuti molto distinti e contesti così distanti.