Un’autrice-blogger legata a noi da anni: Emanuela Navone e il suo “Scriviamolo” !

La media partner che vi presentiamo oggi, alla quale siamo molto legati affettivamente, ci segue in fiera da anni e si spende con vigore e impegno per documentare in maniera simpatica ma efficace tutto ciò che vive agli eventi. Ho avuto il piacere di portare con me Emanuela Navone a Sanremo, lo scorso anno, per configurarle un impegno da conduttrice, e nonostante non sia la sua funziona abituale è riuscita con versatilità a calarsi nella parte. La sua specialità, oltre ad essere autrice di buoni romanzi, è la gestione del suo blog dal titolo “Scriviamolo”, che col tempo sta diventando sempre più riferimento soprattutto per chi ama approfondire alcuni aspetti critici del mondo letterario. Gli articoli spesso pungenti e provocatori di Emanuela avvicinano una larga fetta di pubblico ai contenuti del suo sito e il ventaglio dei visitatori si espande sempre più a nuove fasce di età. Ho fatto alcune domande a Emanuela, per capire meglio di cosa parla il suo blog e cosa pensa di questo mondo in generale. Partiamo con il link che porta al suo sito https://www.emanuelanavone.it/blog/

Ciao Emanuela, hai pubblicato già due libri più un manuale e sei blogger da diversi anni nonché editor freelance.

Da quanto tempo sei diventata Media Partner CSU e di cosa ti occupi per questo Collettivo?

Ciao e grazie. Sono media partner del CSU da fine estate, e come blogger mi occupo di sponsorizzare le principali attività del Collettivo, come reportage delle fiere a cui partecipiamo o interviste che faccio ad autori e autrici, sia “classiche”, quindi attraverso un semplice articolo scritto, sia più social, tramite streaming che poi verranno caricati sul canale YouTube del Collettivo.

Credi che il lavoro dei blogger, soprattutto quelli letterari, sia sottovalutato oggigiorno?

Dipende. Diciamo che a mio avviso esistono due “tipi” di blog letterari: i primi sono anche influencer, ossia hanno un pubblico numeroso e che partecipa all’attività del blog, e pertanto sono considerati un punto di riferimento sia da parte dei lettori sia da parte di case editrici piccole e grandi. I secondi sono i blog che faticano a emergere, vuoi perché presentano contenuti uguali ad altri blog, vuoi perché hanno poco seguito o pubblicano in modo discontinuo. Il loro lavoro, purtroppo, viene spesso sottovalutato. In generale, però, oggi i blog letterari sono molto importanti nel panorama editoriale, e sempre più spesso i lettori si affidano alle loro recensioni per acquistare o meno un libro.

Trovi importante partecipare attivamente alle fiere letterarie, direttamente negli stand delle case editrici o delle associazioni?

Anche in questo caso posso rispondere con “dipende”. Se un autore va a una fiera con la convinzione di fare soldi,
si sbaglia di grosso. Non che non si venda, per carità, ma teniamo presente che a fiere come il Salone del Libro
di Torino sono presenti… un centinaio di titoli? Ma forse anche di più. Logico che le possibilità che qualcuno acquisti proprio il tuo non sono altissime. Poi c’è fiera e fiera, ma è un altro discorso. Tuttavia partecipare a una fiera letteraria è un’esperienza che consiglio a tutto, non tanto come autore quanto come persona: conosci davvero tantissima gente, e anche questo è un modo per farsi conoscere.

Di cosa si occupa il tuo blog e a quali autori e lettori è rivolto?

Il mio blog non è un vero e proprio blog letterario in senso stretto poiché mi occupo prevalentemente di scrittura, editing, pubblicazione e promozione. I miei articoli parlano soprattutto di questo, e sono in genere rivolti a scrittori o aspiranti che hanno un problema da risolvere: quale piattaforma di self-publishing scegliere? Come usare i social network per promuoversi? Come scrivere un incipit accattivante? Qual è la differenza tra si e sì? Ecco, questi sono alcuni esempi. Non mancano neanche le recensioni, ma preferisco trattare argomenti che aiutino gli scrittori.

Raccontaci un po’ di te: hai dei progetti letterari in corso? A quali fiere hai già partecipato in passato e a quali hai intenzione di partecipare?

Oddio, di progetti ne ho parecchi, ma si vede che l’inverno mi ha fatta entrare in letargo… Al momento ho in cantiere un romanzo breve horror e una guida sull’auto-pubblicazione. Per la collana Policromia, che gestisco con la casa editrice PubMe. sto lavorando ad alcuni libri, che usciranno nei prossimi mesi. Come autrice, ho partecipato a
Libri in Baia (Sestri Levante) lo scorso ottobre, e parteciperò questo mese al Salone della Cultura di Milano insieme a CSU, sia come autrice sia come media partner. Lo stesso dicasi per il prossimo Salone torinese.

Da cosa dipende secondo te l’ampiezza di pubblico di un servizio come un Blog?

Dal modo in cui ti promuovi e come lo fai! Non basta scrivere un articolo e sperare che lo leggano, soprattutto se il blog è appena nato. Ci vuole tanta pazienza e costanza. Bisogna promuovere ogni articolo, magari anche a costo di essere noiosi, e poi, checché ne dicano, bisogna scrivere e pubblicare con frequenza – di certo non un articolo al mese se il tuo blog ha appena aperto! Confrontarsi con altri blog, seguire forum e gruppi social sono altri elementi molto utili per ampliare il proprio pubblico, come anche offrirsi per ospitare blogtour, review party, release blitz e altri eventi legati al panorama letterario online.

I social network stanno annientando la centralità dei siti web e dei blog esterni/indipendenti a favore delle pagine tematiche?

Uff… devo sempre rispondere con: dipende! Se un blog è funzionale al 100% avrà anche una pagina Facebook o un
profilo Twitter collegati, e li userà entrambi per interagire con i lettori. Altri blog preferiscono dedicarsi soltanto al sito, tralasciando i social – non è un errore, però: numerosi blog funzionano lo stesso anche senza fanpage o con fanpage poco seguite. Esiste poi il contrario: fanpage senza siti, ma a dir la verità non ne vedo molte in giro. Vuoi per un motivo, vuoi per un altro, alla fine viene creato anche un sito. Anche perché, ad esempio, su una fanpage Facebook non possiamo scrivere un articolo, perché è provato che sui social network si prediligono testi corti e immagini.

Come ti si può contattare e dove ti troviamo?

Il mio sito è www.emanuelanavone.it, dove si trova anche il mio blog, “Scriviamolo!”
Sono anche su Facebook: facebook.com/emanuelanavone.
Un po’ meno sui Twitter: twitter.com/emanuelaeditor.
Più personale è l’account Instagram (se vi piacciono i gatti fa per voi): instagram.com/emanuela_eternity_
La mia mail: info@emanuelanavone.it